Maria Letizia Gorga

Avec le temps Dalida

Testo e regia Pino Ammendola,
con Maria Teresa Gorga voce; Stefano De Meo Pianoforte e Arrangiamenti;
Laura Pierazzuoli Violoncello; Pasquale Laino Fiati
Elementi Scenici Raffaele Golino; Coreografie Jacqueline Chenal .

Dalida, per il suo modo di attraversare la storia e interpretare il suo tempo, rappresenta emblematicamente tre decenni di mutamenti epocali. Cantando in nove lingue ha superare i confini geografici ed etnici. Ha sempre sfidato le ipocrisie borghesi e tutti i benpensanti, difendendo ogni diversità, donandosi interamente al suo pubblico, forse fino a sacrificare la propria vita privata. La piccola ragazza di origini italiane dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, è stata consacrata come la più grande cantante francese di tutti i tempi, fino a diventare dopo la sua morte una figura-culto per intere generazioni. Durante tutta la vita dietro la star Dalida, la donna Jolanda, ha amato e sofferto silenziosamente. Si è donata senza limiti agli uomini della sua vita esattamente come al suo pubblico, vivendo costantemente la tragedia di essere amata più come artista, che come persona.

Un’artista in cui arte e personalità costituiscono un tutt’uno inscindibile costituisce una sfida interpretativa ardua e Maria Letizia Gorga ha inteso affrontarla non tentando di impersonale Dalida, ma ponendosi in ascolto delle tensioni e dell’anima dell’artista francese per potercene restituire i momenti più significativi. Lo spettacolo anche grazie ai tre ottimi musicisti in scena, è, insieme, coinvolgente e misurato, toccante ed artisticamente di livello altissimo. L’attrice romana è stata in grado di entrare ed uscire continuamente dal personaggio calandosi nella parte cantata con intensità per poi passare, attraverso sfumature di voce e misurati movimenti di danza, alla narrazione biografica, alternando dramma ed ironia, pathos e riflessione su un momento culturale forse irripetibile del secolo scorso.