QUESTIONI DI STILE

Il titolo della stagione, se vogliamo riferirlo al nostro teatro, lo decliniamo, come siamo soliti fare, in modo semiserio se non ironico.

Una modalità che incarna però lo spirito, anzi la volontà, di essere uno spazio storico che si proietta nella contemporaneità dei linguaggi dello spettacolo e che persegue il superamento delle categorie storiche di prosa, musica comico etc per candidarsi ad essere uno spazio di contaminazione moderno ed attuale, proiettato nel futuro, un po’ come avviene nei principali teatri europei.

Le Questioni di Stile però sono riferite soprattutto agli spettacoli ospitati, differenti tra loro ma legati da un filo sottile in cui anche gli interpreti più vicini al mondo classico dello spettacolo, attraverso il proprio stile, si ritrovano ad essere contemporanei o addirittura d’avanguardia. Stili diversi di porsi col pubblico che sottolineano un approccio, quello della diversificazione e non della massificazione. Non una stagione di nicchia ma una stagione POPolare e ricercata al tempo stesso, spettacoli per grandi palchi che vivono al meglio in piccoli contenitori, giovani artisti che possono e vogliono convivere con maestri del teatro e della musica e che danno vita ad un cartellone dallo stile inconfondibile perché sempre proiettato verso il futuro.

Il legame tra gesto, musica, parola, immagine e lo spirito con cui gli spettatori partecipano agli spettacoli come definirli se non… questioni di stile?

Un posto in prima fila al centro dello spettacolo